Lautoconus subraristriatus (Pereira da Costa, 1866)

Conus pemus (De Gregorio, 1885)


Descrizione e caratteristiche: 

 

Hoernes illustrò nel 1851 (8) un esemplare indicato come Conus raristriatus (Pl. 3 n.2). Tuttavia Pereira Da costa notò la differenza tra questo esemplare e il Conus raristriatus e propose il nome di Conus subraristriatus per l’esemplare illustrato da Hoernes.

 

La conchiglia è robusta e di medie dimensioni; la spira è di media altezza, cyrtoconoide; le spire sono lisce e convesse, ma molto debolmente; la curca subsuturale è superficiale, debolmente curva e moderatamente asimmetrica; l’ultimo giro è allungato; la spalla è arrotondata e i lati sono diritti; la posizione del diametro massimo si trova in corrispondenza della spalla; l’ultimo giro è appena ristretto alla base, con poche corde a spirale, deboli e finemente bordate all’estremità anteriore, ma solamente in alcuni esemplari. L’apertura è diritta e relativamente stretta, ma si allarga leggermente abapicamente. Il canale sinfonico è corto e diritto; la fasciola sinfonica è arrotondata e relativamente ben sviluppata. Il modello di colore, sotto luce UV, è costituito da punti e trattini brunastri, stretti a ampiamente distanziati, che si uniscono in linee a spirale diritte, che formano tre bande fluorescenti continue, che in tal nodo separano due strette regioni prove di pigmentazione (7).

 

Il Conus pemus ha la forma della figura 21 (R. Hoern. Auing. Med. Stuf. t. 1, f. 21) riferito da loro al subraristriatus Per. d. Costa. Ha però l'ultimo giro posteriormente angolato. La spira è all'estremità appuntita, al contorno nettamente concava. I giri della spira piani e striati, l'ultimo striato solo nella parte anteriore. Nessuna traccia di colorazione. Non è una specie ma una forma di passaggio del fuscocingulatus il ventricosus e il zalleigrus (9).

 

Loc. Altavilla (pliocene).



 

Distribuzione:


 

Conus raristriatus (Bellardi & Michelotti, 1841) in Hoernes (8)

= Conus subraristriatus (Pereira Da Costa, 1866)

= Conus enzesfeldensis (Hoernes & Auinger, 1879)

 

 

 


 

 

 

Lautoconus subraristriatus

G 1 – G 3. Lautoconus subraristriatus (Pereira da Costa, 1866)

Enzesfeld (Austria)

NHMW 1853 / 0010 / 0006 a (7)

 H. Lautoconus subraristriatus

(Pereira da Costa, 1866)

Enzesfeld (Austria)

NHMW A 1610  (7)

Conus subraristriatus  (4)

= Conus berghausi  (7)

Conus subraristriatus  (4)

= Conus eschewegi  (7)

Conus subraristriatus  (4)

= Conus berghausi  (7)

 

Conus subraristriatus(5)

 

 


 

 

  

 

Conus subraristriatus mm. 34,2 x 17,9 - [AZFC N. 498-01]

Miocene (Badeniano) - Pleven (Bulgaria)

 

G 1 – G 3. Lautoconus subraristriatus (Pereira da Costa, 1866)

Enzesfeld (Austria), NHMW 1853 / 0010 / 0006 a (7)

mm. 57,9 x 29,8

Conus subraristriatus

mm. 28,2 x 15,1

Miocene (Badeniano) – Letkes (Ungheria)

[AZFC N. 498-03]

 

Conus subraristriatus

mm. 31,6 x 16,1

Miocene (Badeniano) - Letkes (Ungheria)

[AZFC N. 498-02]

 

 

 

 

G 1 – G 3. Lautoconus subraristriatus

Enzesfeld (Austria) NHMW 1853 / 0010 / 0006 a (7)

mm. 57,9 x 29,8

 

Conus subraristriatus

mm. 34,2 x 17,9

Miocene (Badeniano)

Pleven (Bulgaria)

[AZFC N. 498-01]

 

Conus subraristriatus

mm. 31,6 x 16,1

Miocene (Badeniano)

Letkes (Ungheria)

[AZFC N. 498-02]

Conus subraristriatus

mm. 28,2 x 15,1

Miocene (Badeniano)

Letkes

[AZFC N. 498-03]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Bibliografia Consultata

 

·        (9) - De Gregorio, A. M., 1885. Altre varieti, forme e sottospecie dipendenti d d C. mediterraneus (Hwass) Brug. tipo. Bollettino Malacologico, 11: 109 -118 .