Conus
melitosiculus (De Gregorio, 1885)
1882 C.
russeggeri (Hauer) De Greg. De Greg. Spec. e form. nuove Malt. e Sic. p. 3
(Natutalista Siciliano, 1)
1883 C.
melitosiculus De Greg. De Greg. Nuovi fossili terziari
p. 1.
1884 C. russeggeri Hauer Simonelli.
Il Monte Verna e i suoi fossili p. 252 (Boll. Soc. Geol. It.)
Per De Gregorio “Si tratta di una specie d'incerti
confini, i cui caratteri si
possono sintetizzare così: conchiglia assai angusta e bislunga, submitreforme,
spira molto sviluppata, uguale presso a poco all'ultimo giro. L'ho ritrovato sempre allo
stato di modello, sicché non
posso non rimanere in dubbio intorno alla
determinazione. Io ne pubblicai dapprima molti ragguagli e una sinonimia e
bibliografia, che fu riportata dall'esimio sig. Simonelli con piccole aggiunte;
egli è da lodarsi in vero del modo come tien dietro alle pubblicazioni sul terziario superiore. Dirò però che
è ben giustificata la mia
proposta del nuovo nome. Quello di Russeggeri non era che “ prò modo “ scelto da me per
una determinazione artificiale,
mentre fra tanta varietà di forme quel nome non dice nulla. Per indicare la nostra
specie bisognerebbe almeno aggiungerci la mia iniziale. Il Conus
melitosiculus tipo non è
ancora figurato; lo sarà prossimamente nel mio lavoro sui fossili di Malta. Parecchie
varietà però son figurate (Per. Da Costa t. 8, f. 5 b, Puschi Mich-tti — Locard
Descr. Faun. Corse t. 1, f. 9 — R. Hoern. Auing. Med. Stuf. t.
5, f. 7 — Simonelli loc. cit. t. 6, f. 3-4).
Io però, ripeto, non
sono punto sicuro della sua determinazione, trattandosi d'individui fratturati o allo stato di
modello; né so se debbano riferirsi a varie specie note. Certo però è legato
intimamente al C. antedilluvianus Brug.” (1)
Von Hauer (1848, p. 312) reported on a
fossil collection made by J. Russegger (see https://www.deutsche-biographie.de/sfz77440.htmlhttp://www.deutsche-biographie.de/sfz77440.html)
from Hudh in Karamania (Turkey), not to be confused with the city of Karaman in
the fossil-rich Miocene Karaman Basin SE of Konya. Russegger’s locality is
located at the southern end of the Antitauros Mountains, c. 110 km NNE
of Adana. In a listing the species Conus ‘antediluvianus’ Desh.
was mentioned. Also a new species, ‘Conus Russeggeri’ [von Hauer], 1848,
was introduced with a very short description: ‘Mit sehr schmaler Schale und
ungewöhnlich weit vorstehendem Gewinde’ (= with a very narrow shell and an
unusually far extending spire). Even this extremely short diagnosis makes one
think of earlier descriptions of C. antidiluvianus. Hörnes (1851, p. 36)
considered this new species related to Conus puschi Michelotti, 1847 (6).
Subsequently, however, de Gregorio (1882, p. 217) recognized ‘Conus
Russeggeri (Hauer.) De Greg.’ from Malta, stating that it belongs to the
same group as C. antidiluvianus (‘allo stesso gruppo … nell’antidiluvianus
tipo’) but in which the apical shell part always is lower than in C.
russeggeri (‘la spira è sempre assai meno prominente’) (6).
Then, de Gregorio (1895, p. 12, pl. 3, figs 6-8) decided to rename these
Maltese specimens to Conus melitosiculus de Gregorio, as C.
russeggeri could not be recognized with absolute certainty (‘car l’espèce
de Hauer n’est absolument reconnaissable’)(6).
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Conus melitosiculus (De Gregorio, 1895) (6) Figure 9 (internal moulds) from Malta (Greensand Formation, Tortonian) |
Conus melitosiculus (De Gregorio, 1895) (2) as illustrated in de Gregorio (1895, pl. 3, figs 6-8
(upside down) Shell height not indicated. |
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Conus melitosiculus (2) |
Conus melitosiculus ?? mm. 80 Creta |
Conus russeggeri
(Hauer, 1848)
Conus russeggeri strombopsis (De Gregorio, 1882)
Questa
specie, per la quale il marchese De Gregorio proponeva recentissimamante il
nome di C. melitosiculus, è largamente rappresentata nelle sabbie di
Chiusi, La spira è allungatissima, di poco inferiore alla metà dell’altezza
della conchiglia; i giri sono molto alti, diritti, scalariformi e debolmente
canaliculati presso la sutura; l’ultimo giro è alquanto ventricoso in addietro.
Uno degli esemplari meglio conservati è lungo 60 mm., largo 18 mm., ed ha una
spira alta 25 mm. Altri esempari, molto mutiliati, accennano a dimensioni
veramente colossali; uno di questi (tav. VI fig. 4), che somiglia molto
all’individuo figurato da Hoernes e Auinger nell fig. 7 della tav. V, è largo
30 mm. e non poteva aver meno di 100 mm. di lunghezza (4).
In
merito al Conus russeggeri, De Gregorio scrive “ Ne ho esaminato moltissimi esemplari,
tutti con spira assai prominente e gradata presso a poco
uguale all'ultimo giro; quest'
ultimo conico e sfusato, più o meno spesso, con l' asse columellare abbreviato. — La spira varia pure ma
più di rado: qualche esemplare l'ha un po' abbreviata, taluno
assottigliata, anche più dell'esemplare, tav. VIII, fig. 6
di Pereira
da Costa, e affetta una forma caratteristica, che ho detto Var. strombopsis. Gli altri
sono presso a poco di forma simile alla figura 5 (tav. VIII, in
Pereira), ma hanno la spira di forma ancora più svelta e più cilindrica (5).
Ammettendo a questa forma gli esemplari
di Baden, di cui parla Hornes (loc. cit.) e di Portogallo (Pereir, loc. cit.), si
vede di leggieri quale grande estensione
occupi, e fa meraviglia come generalmente sia stata trascurata anche da insigni paleontologli; mentre
è da me per la prima volta portata al grado che le spetta. Avuto riguardo al
suo grande sviluppo, io credo che
si possa ben considerarla come specie distinta; però atteso le analogie sopra notate e il non averne esaminato
che modelli, fra cui non ho potuto discernere
limiti netti, ne rimango alquanto perplesso.
Io ritengo che fossili conservati in talune collezioni col titolo antidiluvianus
Lamk. var. sieno da riferirsi al Russeggeri. È vero infatti che questo richiama molto talune varietà
di quello, e allo stesso gruppo appartiene però nell' antidiluvianus
tipo (Lamk., voi YII, pag. 57G. — Enc.
Méth., tav. 347, fìg. 6 etc.) la spira è sempre
assai meno prominente che nel
Russeggeri (5).
Siccome l'estratto dell'opuscolo del
Russeggeri è rarissimo, voglio riportare qui le parole con cui è questa specie
descritta a pag. 313 (Berichte ùb. d. Mitheil. v. Freund. d. Natur. 1848): "Conus n. sp. Mit. sehr schmaler Shale und ungewohulich wet vorstehendem Gcwindo, Man
schliigt vor ihn zu Ehrcn des Entdeckers C. Russeggeri zu neunnen." La
provenienza è di Kudh in Karamania da uno strato a
Buccinum primaticum Brocc. , Anciilaria giaudiformis Lamk. , Dentalium elephantium L. sp (5).
E per un eccesso di scrupolo che ho
voluto riconoscere nella specie di Malta il Conus Russeggeri, specie non ben
determinata e poco nota, e perchè mi è parso ciò utile per la sinconografia dei
terreni. Del resto il Conus Russeggeri,
così definito, si può ben ritenere come specie nuova.
Un esemplare, del medesimo, pure allo stato di modello, si conserva
nell'Università di Catania e proviene dal tufo calcareo di Melilli.” (5)
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Conus russeggeri (4)
Hudh,
Karamania |
Conus puschi
In
Hoernes & Auinger, 1879 Tav. V
fig. 7 |
Conus puschi (8)
Tav. VIII fig. 5
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Conus puschi (8)
Tav. VIII fig. 6 Conus russeggeri
var. strombopsis (5) |
Bibliografia Consultata