Conus
(Varioconus) clavatus (Lamarck, 1810)
Descrizione e caratteristiche:
E’ una
specie tipicamente del Miocene. Sacco fa notare come l’esemplare di Lamarck
abbia l’ultimo giro e le spire molto rigonfi, e che tale esemplare potrebbe
costituire una modificazione di una forma più generale, nella quale la
conchiglia assume un aspetto affusolato. In Piemonte Sacco non trovò
esemplari simili, ma solamente forme più allungate. Le forme del Piemonte
descritte da Sacco mostrano spesso una fitta serie di linee spirali colorate
ininterrotte sull’ultimo giro, come ad esempio in quella che chiama V. clavatus var. tauroclavatula (Sacco, 1893). In ogni caso, le singole spire
sono convesse e abbastanza alte, quasi a costituire degli anelli: questa
caratteristica dovrebbe quindi facilitarne il riconoscimento, anche e
soprattutto in confronto con il Conus deshayesii, che però è
caratteristico del Pliocene.
Distribuzione: Miocene: Dax, Adour Basin
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Conus
clavatus Lectotipo mm. 75 x 42 - Dax – Francia |
Varioconus clavatus var. tauroclavatula (Sacco, 1893) |
Conus
clavatus juvenilis (Peyrot) |
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Conus clavatus (2) Plate 44 fig. 1 Per Sacco questa figura rappresenta
una forma molto rigonfia. |
Conus clavatus
clavatoturbinata (2) Plate 44
fig. 4 |
Conus
clavatus turbinata (2) Plate 45
fig. 3 |
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Conus
clavatus fig. 1-13 / Conus deshayesii fig. 14-18 …. (1)
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Conus clavatus mm.
39,6 x 23,1 – [AZFC N. 503-01] Burdigaliano – Martillac (Gironde) –
Francia |
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Conus clavatus mm.
51,1 x 29,4 – [AZFC N. 503-02] Burdigaliano – Martillac (Gironde) –
Francia |
Conus clavatus (Lamarck, 1810) Conus clavatus var.
expyramidalis (Sacco, 1893 Tav. VII
n.10) Conus pyramidalis (Lamarck, 1810 in Etien Borson: catalogo senza
disegno) (Sacco ha interpretato
il C. pyramidalis di Borson coll'esame
degli antichi cartellini del Museo di Torino) Burdigalien sup, St Jean de
Marsacq, France (Michel Brault) |
Bibliografia Consultata