Conus
(Chelyconus) avellana (Lamarck, 1810)
Conus avellana
gibiensis (De Gregorio, 1885)
Conus
claviformis (Speyer, 1863)
Descrizione e caratteristiche:
Nella
sua definizione, Lamarck ne diede solamente la descrizione non accompagnandola
con una figura(1). E’ peraltro una conchiglia molto diffusa nel
Piemonte, da dove proviene l’originale del Lamarck. La forma è molto variabile, come riporta Sacco(1): le
spire sono generalmente lisce ma talora compaiono striole trasverse sia nella regione della spira sia nella
regione ventrale. La spira è subconica, spesso un po’ rigonfia nella parte
centrale, talora leggerissimamente subcanalicolata nella parte periferica.
La conchiglia si presenta a volte liscia, a volte con lineole traverse bianche, ora con serie trasverse di piccoli tratti bianchi, ora con costicille trasverse più o meno numerose e quasi equidistanti e, talora, persino con numerose serie trasversali di piccoli rialzi interrotti(1).
La forma gibiensis differisce
dal tipo per avere l’ultimo giro un po’ più lungo e per avere i solchi alla
base più marcati: la spira è convessa ed arrotondata e non appuntita
(Montegibbio).
Potrebbe avere un’origine comune con il
Conus parvicaudatus, a causa della caratteristica colorazione formata da
linee spirali di trattini bianchi.
Per De
Gregorio, il Conus claviformis è un sinonimo del Conus avellana.
Distribuzione:
E’ segnalato
in(2):
·
In Italia in Piemonte
nell’Elveziano; in Toscana e in Emilia nel Pliocene.
·
In Bulgaria, nel
Badeniano
·
nell’isola di Creta
|
|
|
|
Conus avellana (1) |
|
|
|
|
|
Conus
(Chelyconus) avellana mm. 24,5 x 14,1 Pliocene – Palaia / Montopoli
(Toscana) [AZFC N. 302-01] |
Conus
(Chelyconus) avellana mm. 22,6 x 12,8 Miocene (Badeniano) – Pleven (Bulgaria) [AZFC N. 302-00] |
|
|
Conus
(Chelyconus) avellana mm. 22,7 x 12,6 Elveziano (Miocene) – Baldissero [AZFC N. 302-05] |
Conus avellanaRio Rosello [Stefano Granelli] |
|
Conus (Chelyconus) avellana mm. 23,2 x 12,7 - cfr. Conus
avellana pseudocanaliculata (Sacco, 1893) Pliocene – Provenienza ignota (Austria o Germania) [AZFC N. 302-04] |
|
[AZFC
N. 302-02] – Conus avellana - (Lamarck 1810) [ 42,0 x 25,5 mm.] – Miocene /
Tortoniano – Styria, Weitendorf, Pols |
|
|
||
Conus avellana
mm. 42,0 x 25,5 Austria [AZFC
N. 302-02] |
|
||
|
|
|
|
Conus avellana mm. 29 x 17,3 Monte Gibbio Tortoniano |
Conus avellana mm. 24,5 x 14,1 Palaia/Montopoli [AZFC
N. 302-01] |
Conus avellana mm. 23,2 x 12,7 Austria [AZFC
N. 302-04] |
Conus avellana mm. 22,6 x 12,8 Pleven – Bulgaria [AZFC
N. 302-00] |
|
|
|||
Conus avellana
mm. 42,0 x 25,5 Austria [AZFC
N. 302-02] |
|
|||
|
|
|
|
|
Conus avellana mm. 29 x 17,3 Monte Gibbio Tortoniano |
Conus avellana mm. 24,5 x 14,1 Palaia/Montopoli [AZFC
N. 302-01] |
|
Conus avellana mm. 23,2 x 12,7 Austria [AZFC
N. 302-04] |
Conus avellana mm. 22,6 x 12,8 Pleven – Bulgaria [AZFC
N. 302-00] |
|
|
Conus (Chelyconus) avellana var. pseudogibbosa (Sacco, 1893) mm. 14,4 x 7,5 Pliocene – Pietrafitta [AZFC N.
305-16] Pur essendo il Conus avellana var.pseudogibbosa differente dal Conus avellana, è possibile
notare nelle immagini la colorazione tipica formata da serie trasverse di
piccoli tratti bianchi(1). |
Disegno n. 67 della Tav. IX (1) |
|
|
|
||
|
|
|
||
Canale di Sicilia –220 m. 35 mm. La columella è
molto diversa da quella del Conus mediterraneus e, anzi, nell'esemplare arancione
è identica a quella del Conus avellana, mentre nell'altro esemplare è rotta. Il corpo del Conus
mediterraneus è più o meno ventricoso, mentre il profilo di questi due Conus
è abbastanza lineare. Nessun esemplare
di Conus mediterraneus mostra un apice così appuntito. Se osserviamo poi
la scultura alla base, possiamo notare come quella del Conus mediterraneus
sia in rilievo, mentre quella di questi due Conus è scolpita. |
Canale di Sicilia –220 m. 35 mm. andreanappo3@gmail.com Per l’identificazione
osservare attentamente la forma della columella del Conus avellana; la
spira del Conus avellana è subconica, spesso un po’ rigonfia nella parte
centrale, talora leggerissimamente subcanalicolata nella parte periferica. D’altra parte, la colorazione
in corrispondenza della spalla ricorda moltissimo quella del Conus
parvicaudatus var. taurotessellata, che però sembra essere liscio alla base;
non si può tuttavia escludere che anche il Conus avellana presentasse una
simile colorazione in corrispondenza della spalla. |
[AZFC N. 305-16] Dal confronto con il Conus sulla sinistra è evidente che la base di questo Conus fossile è rotta e che, pertanto, la columella potrebbe avere la forma del Conus recente. |
Conus avellana var. pseudogibbosa Tav. IX n. 67 (1) |
Conus avellana |
|
Bibliografia Consultata